Quali sono i Costi e i Documenti per la Radiazione per Esportazione?
Quando si parla di radiazione per esportazione, il processo può essere piuttosto complesso e burocratico. Essa consiste nella cancellazione di un veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) nel momento in cui esso viene definitivamente esportato all’estero.
A partire da gennaio 2020, inoltre, la deregistrazione è diventata più complessa e restrittiva, con l’introduzione di misure aggiuntive per aiutare a prevenire qualsiasi abuso o uso improprio di questo sistema.
All’interno di questo articolo vediamo nel dettaglio come si effettua la radiazione per esportazione, quali sono i costi e i relativi documenti necessari.
Prima di iniziare ci teniamo a precisare che, se un veicolo viene importato in Italia da un altro Paese Europeo o viceversa, per poter circolare all’interno del territorio, dovrai necessariamente provvedere ad una nuova immatricolazione e ti verrà richiesto il certificato di conformità. Uno dei modi più rapidi per ottenere questo documento è effettuando una richiesta ad un portale specializzato come EUROCOC.
Come Procedere alla Radiazione per Esportazione?
Quando si tratta di spostare un’auto all’estero o di trasferirsi in un altro Paese, la radiazione per esportazione è una pratica molto importante da effettuare.
Per avviare la procedura di radiazione per esportazione, è necessario presentare una domanda direttamente agli STA dell’ACI (Automobile Club d’Italia).
Una volta completata la procedura, si riceverà un certificato di radiazione, accessibile anche in formato digitale attraverso un codice univoco fornito al termine del processo.
Al fine di prevenire il rischio di abusi e frodi, a partire dal 1° gennaio 2020, ci sono nuove norme che regolano la radiazione per esportazione: il certificato di avvenuta radiazione può essere rilasciato solo se l’auto è stata revisionata non più di 6 mesi prima del momento della richiesta.
Ciò significa che se hai intenzione di esportare il tuo veicolo, è importante valutare attentamente la data dell’ultima revisione effettuata con successo. Se questa è avvenuta prima dei sei mesi precedenti la richiesta di radiazione, anche solo di pochi giorni, sarà necessario effettuarla nuovamente per poter ottenere un certificato secondo le nuove linee guida.
È quindi essenziale rispettare queste scadenze per essere certi di poter completare il processo di cancellazione dell’auto senza intoppi e in modo efficace.
Nel corso del 2021, è stata introdotta un’altra importante novità per quanto riguarda la richiesta di radiazione per esportazione. In particolare, ora è richiesto che questo processo venga avviato prima di qualsiasi trasferimento o esportazione del veicolo.
Tuttavia, se da un lato questa nuova norma intende contribuire a prevenire le attività fraudolente e a ridurre l’evasione fiscale tra gli automobilisti, dall’altro non vieta completamente la possibilità che la cancellazione possa avvenire anche in una fase successiva.
Infatti, in determinate circostanze e previo pagamento di una sanzione pecuniaria da 173 a 694 euro, la cancellazione di un veicolo anche dopo la sua reimmatricolazione all’estero può essere ancora possibile. Ciò può avvenire se si presenta una copia della carta di circolazione del Paese in cui è stato reimmatricolato come prova che il veicolo è stato trasferito legalmente.
Radiazione per Esportazione: Chi la può Richiedere?
In alcuni casi, a richiedere la radiazione potrebbe essere il proprietario registrato dell’auto, a causa di circostanze personali o di un cambiamento del suo status giuridico.
In alternativa, potrebbe trattarsi di un avente diritto che non ha ancora ottenuto l’accesso ai registri di proprietà a causa del PRA, come ad esempio un erede che deve ancora accettare ufficialmente la propria eredità o un acquirente che deve fornire la prova della vendita del veicolo in quel momento.
I Documenti Necessari per la Radiazione per Esportazione
I documenti necessari per completare il processo di radiazione per esportazione sono:
- Istanza Unificata;
- Certificato di Proprietà (CdP) in formato cartaceo;
- Carta di circolazione o Documento Unico di Circolazione;
- Targhe dell’auto;
- Documento di identità in corso di validità (carta d’identità, patente o passaporto).
L’Istanza Unificata è semplicemente un modulo, disponibile direttamente presso uno degli uffici dell’ACI, il quale rappresenta una formale richiesta della radiazione per esportazione.
Oltre ai documenti sopra elencati, è importante aggiungere un documento di trasporto che provi l’effettivo superamento del confine italiano da parte del veicolo. Esso può essere, ad esempio, la Lettera di Vettura Internazionale. Tale documento dovrà riportare la firma dell’acquirente che ha preso effettivamente in consegna il mezzo.
Nel caso in cui il veicolo sia già stato immatricolato all’estero, in questo caso, è sufficiente presentare la nuova carta di circolazione straniera. Tuttavia, come specificato sopra, a seguito della modifica alla normativa, in questo caso si andrà a pagare una sanzione pecuniaria.
Infine, se l’esportazione avviene all’interno di un Paese Extra UE, si dovrà corrispondere la bolla doganale ed esibire la relativa documentazione.
Quanto Costa la Radiazione per Esportazione?
Ecco nel dettaglio i costi per la radiazione per esportazione:
- Emolumenti ACI – 13,50 euro;
- Istanza Unificata – 32 euro + 1,78 euro per versamenti postali;
- Diritti DT – 10,20 euro + 1,78 euro per versamenti postali.
In totale, quindi, una radiazione per esportazione comporta un esborso di 59,26 euro. A questo importo, andrà aggiunto il costo della revisione nel caso non sia stata passata nel corso dei sei mesi prima dal momento di presentazione della richiesta.